Colpisce in prevalenza donne e spesso è recidiva. Per molte è associata al sesso o ad alcune fasi del ciclo mestruale ma nessuno ti ha mai spiegato perché e in cosa differisce rispetto all’infezione delle vie urinarie. Facciamo chiarezza.
L’infiammazione della vescica può essere dovuta sia a cause non infettive che infettive. La causa più comune di cistite infettiva è stata l’Escherichia coli. La cistite non infettiva può derivare da una varietà di cause, tra cui farmaci, radiazioni, corpi estranei, sostanze chimiche e risposte autoimmuni, e può essere addirittura idiopatica.
L’infiammazione della parete vescicale ha un effetto diretto sulla funzione della vescica infatti, l’infiammazione cronica della parete vescicale può non essere causata da batteri e può non rispondere alla terapia antibiotica convenzionale. L’infiammazione irrigidisce la parete vescicale, rendendo difficile alla vescica di espandersi completamente quando contiene urina. Questa infiammazione cronica è stata anche chiamata sindrome del dolore vescicale (bladder pain syndrome), ed è comunemente nota come cistite interstiziale.
La cistite interstiziale ha più elementi in comune con il dolore vulvare cronico di quanti ne abbia con le infezioni alle vie urinarie. A differenza di queste ultime i sintomi non sono la conseguenza di un’infezione. Sia il dolore vulvare cronico sia la cistite interstiziale sono sindromi dolorose croniche. La cistite interstiziale più frequente nelle donne tra i 40 e 60 anni.
La cistite è caratterizzata da bisogno incontrollabile di urinare frequentemente, dal dolore che accompagna la minzione, dalla necessità di alzarsi la notte per urinare e occasionalmente dalla presenza di sangue nelle urine. Sono sintomi comuni anche il dolore al di sopra dell’osso pubblico e il dolore pelvico uretrale vaginale perineale.
L’esame delle urine rivela talvolta la presenza di cellule ematiche, ma non di batteri o di globuli bianchi. Spesso tale condizione colpisce donne che già soffrono di dolore vulvare. Si riscontra una significativa sovrapposizione tra la popolazione di donne affette da dolore vulvare cronico e da quelle donne affette da cistite interstiziale.
La diagnosi viene formulata sulla base dell’anamnesi della paziente attraverso un procedimento chiamato citoscopia nel quale una sonda viene inserita nella vescica sotto anestesia. Esistono alcuni tratti tipici come l’emorragia al di sotto del tessuto vescicale e la presenza di fissurazione nella mucosa; la biopsia rivela presenza di infiammazione.
Che messaggio potrebbe nascondersi dietro l’insorgere cronico di cistite interstiziale?
La cultura occidentale considera “sporca” l’area genitale: ogni funzione ad essa associata (nascita, mestruazione, evacuazione) è fortemente caricata di significati emotivi e psicologici. Sin dall’infanzia, la maggior parte delle donne ha accolto l’idea che questa parte del corpo fosse diversa dalle altre: intoccabile, sporca e priva di valore. La ragione più comune per l’ossessione igienica delle donne è l’erronea credenza, trasmessa da madre a figlia, che quest’area del corpo sia oltraggiosa e richieda una pulizia particolare.
Disturbi nella zona vulvare, vaginale, cervicale e delle basse vie urinarie sono associati a sentimenti di violazione nelle relazioni a due; personali o lavorative. Dato che l’80% delle cellule immunitarie del corpo è situato nella superficie mucose e dato che la funzione di queste cellule è fortemente influenzata dagli ormoni dello stress, non è difficile capire come una percezione di violazione e la conseguente valanga biologica di ormoni prodotti in reazione possano indebolire le funzioni ottimali di quest’area.
L’incapacità di mettere confini e dire no può indurre una maggiore sensibilità alle infezioni per il calo delle immunoglobuline A e M. Una donna con disturbi in quest’area potrebbe essere coinvolta in una situazione in cui si sente usata, sessualmente o professionalmente, senza che vi sia da parte sua una cooperazione e un consenso totali o consapevoli.
Succede spesso che una donna mi parli della cistite che arriva puntuale dopo una notte d’amore intensa e che si senta frustrata dall’idea che debba succedere di nuovo. Quando una donna accondiscende controvoglia un rapporto sessuale la normale lubrificazione stimolata dal desiderio non è presente. Questo fatto associato all’attrito del rapporto crea le premesse per l’irritazione e l’infiammazione della vagina e dell’uretra. Se la lesione dei tessuti è dovuta all’incapacità di rifiutare, il sistema immunitario subisce un danno e l’organismo fatica maggiormente a riprendersi dal trauma.
È utile quindi imparare ad esprimere i propri bisogni in modo positivo a tutto vantaggio delle proprie relazioni.
Quali sono ad oggi secondo la ricerca i modi migliori per approcciare a livello integrato la cistite cronica?
- Tecniche di rilassamento profondo che potenziano il sistema immunitario calmando allo stesso tempo quello nervoso permettendo in tal modo al corpo di curarsi da solo.
- Eliminazione degli irritanti della vescica come il caffè, le sigarette e le bevande alcoliche
- Gli impacchi di olio di ricino
- La terapia antiossidante
Se senti che questo disturbo non ti da tregua probabilmente è perché non lo stai approcciando con un metodo che tenga in considerazione le tue emozioni, la tua biochimica e biomeccanica. Se sei interessata ad esplorare come lavorano in sinergia i pilastri della salute femminile integrata, puoi consultare il percorso individuale con-tatto .